Dalla minima entità economica il problema; dalla notevole rilevanza (una denuncia per frode in commercio), invece, il guaio capitato sulla testa di un commerciante ambulante che effettivi dei Carabinieri della compagnia di Luino (Varese) hanno colto in fallo durante verifiche al tradizionale mercato del mercoledì, appuntamento sul quale convergono tuttora decine di turisti anche dal Ticino e dal resto della Svizzera. Sulla bancarella gestita dall’uomo, come risulta dai verbali, era infatti offerto in vendita un formaggio a pasta dura dichiarato come “grana padano”, e dunque alimento la cui denominazione di origine è protetta, trattandosi invece di referenza differente ancorché – come rilevato – dall’indubbia genuinità. Un problema di etichettatura, uno sbaglio? Possibile; ma la legge non ammette sviste. Da qui il sequestro della merce, per un peso complessivo di 11 chilogrammi, controvalore dichiarato l’equivalente di circa 130 franchi. Per la cronaca, il reato di frode nell’esercizio del commercio può comportare una multa sino a 2’065.00 euro o la reclusione sino a due anni…