Niente “infrazioni particolari” e niente “problemi particolari” che al momento siano stati rilevati, al di là dell’“uso di alcuni pezzi pirotecnici” (cioè lancio di fumogeni) e dell’“affissione di alcuni volantini”. Tale la percezione tranquillizzante che fonti della Polcantonale e della Polcom Lugano diffondono stamane circa il corteo non autorizzato – presenza rilevata di “circa 400 persone” – snodatosi ieri dall’ex-“Centrale termica” al quartiere Molino Nuovo, su iniziativa di soggetti operanti al centro sociale “Il molino”. Manifestazione, viene sottolineato nell’informativa trasmessa alle ore 10.20, sviluppatasi “in maniera prevalentemente pacifica”, il che autorizza a credere – ed i riscontri non mancano, vedasi quanto avvenuto davanti alla sede della Lega dei Ticinesi in via Monte Boglia – che in alcuni momenti lo spirito “pacifico” sia stato sotterrato a favore di “slogan”, insulti ed altro.
Alla categoria “Altro”, come riferiscono vari testimoni e come confermano fonti vicine alla Lega, sono da ascriversi ad esempio le minacce di morte indirizzate a Marco Borradori sindaco e le offese a Norman Gobbi ed a Claudio Zali, consiglieri di Stato (“Stronzi che non meritano rispetto” una tra le poche espressioni con parvenza di pubblicabilità; ma l’intero Esecutivo cantonale, compreso quindi Manuele Bertoli che sino a ieri mattina risultava ancora essere esponente ufficiale del Partito socialista, è stato tacciato di “bigottismo” e di “fascismo”). Un’accusa pesantuccia arriva dalle pagine del “MattinOnline.ch”: “Nonostante gli atti vandalici” (imbrattamenti all’edificio in cui ha sede il “Mattino della domenica” ed il menzionato lancio di fumogeni), le forze dell’ordine, “presenti con circa 250 agenti tra cui alcuni giunti fin da Ginevra”, sarebbero “rimasti a guardare a distanza e senza intervenire”. I danni materiali subiti non sono ancora stati quantificati. Nessuna indicazione, inoltre, circa i costi sostenuti dalla collettività per far fronte all’evento sul quale, come si ricorderà, l’autorità politica comunale aveva manifestato non infondate preoccupazioni soprattutto per voce dei liberali-radicali Roberto Badaracco e Michele Bertini. In immagine, alcuni momenti della manifestazione; materiale filmato già presente da ieri sulla nostra pagina “Facebook”.