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Lugano-Agno, notte fonda all’“Adria airways”: il “grounding” continua

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) Motori di nuovo accesi, stamane, sulle piste dell’aeroporto di Lugano-Agno, ma solo per la copertura delle tratte turistiche stagionali offerte sotto le bandiere della “Silver air” da e per Lussino e da e per l’Isola d’Elba: cancellati infatti come da previsione, e per il secondo giorno consecutivo, i voli da e per Zurigo, quattro in andata e quattro in ritorno, causa “grounding” effettivo della compagnia slovena “Adria airways” per carenza di liquidità. Null’altro che due arrivi (ore 10.37 dalla Croazia, ore 15.00 dall’Italia) e due partenze (ore 15.40 ed ore 11.18 rispettivamente) nella giornata, mentre frenetiche sono le consultazioni tra responsabili dello scalo ticinese – che giustamente, ieri, hanno chiesto lumi ai vertici della “Swiss”, da cui la “Adria airways” era stata delegata alla gestione del servizio – e gli interlocutori d’impresa.

Notizie incoraggianti, in realtà, zero: dalla pagina InterNet dell’aeroporto, le ultime “Breaking news” (sic) riguardano una… fiera internazionale di arte già svoltasi a Lugano, mentre sul sito “web” della “Adria airways” (www.adria.si) continuano a campeggiare la nota-stampa diffusa ieri ed una tragica fila di “cancelled” a fianco dei voli di oggi, unica eccezione il già preannunciato servizio sulla linea Lubiana-Francoforte (ore 13.20); per nulla rassicurante l’estensione – già pubblicata – a quattro collegamenti di domani, giovedì 26 settembre, ovvero un Lubiana-Tel Aviv (andata e ritorno), uno Skopje-Lubiana ed un Tirana-Lubiana. Tutto ciò mentre fonti consultate a Lubiana dal “Giornale del Ticino” indicano che, oltre alla crisi di liquidità ovvero alla chiusura dei rubinetti dalle banche, i responsabili della “Adria airways” starebbero incominciando a ricevere disdette dei contratti dalle società di noleggio degli aeromobili, il che potrebbe tradursi in una quasi immediata indisponibilità dei vettori qualora agli aerei venissero posti i sigilli “virtuali” su revoca dell’uso dei velivoli; un primo segno era del resto giunto alla fine della scorsa settimana, quando l’utilizzo di due aerei in “leasing” era stato negato dai responsabili della “Trident aviation” (e, a quanto pare, lo stesso sta avvenendo sull’asse della collaborazione tra “Adria airways” e la statunitense “Aero century”, due gli aeromobili, uno già riconsegnato, l’altro in fase di blocco).

E c’è di più: rischio di perdita della licenza (oggi un incontro con delegati dell’agenzia di controllo; concessa moratoria sino a mercoledì 2 ottobre, servono alcune decine di milioni di euro), ipotesi di indagine da parte delle forze dell’ordine. Sulla compagnia, e sui suoi servizi, cielo cupo.