Alla seconda edizione, già riveduta ed ampliata, il fascicolo-prospetto dal titolo “Luoghi d’arte nel Locarnese”, esperienza collettiva in forma di vero e proprio “Baedeker” nel quale viene raccolta la proposta di spazi espositivi in una regione via via arricchitasi di sedi sia pubbliche sia private. Aderenti: “Fondazione museo Mecrì” (Minusio), “Centro culturale e museo Elisarion” (Minusio), “Fondazione Ghisla” (Locarno), “Fondazione Remo Rossi” (Locarno), “Museo Casa Rusca” e “Museo Casorella” (Locarno), “Fondazione Marguerite Arp” (Locarno quartiere Solduno), “Museo castello san Materno” e “Museo comunale d’arte moderna” (Ascona), “Fondazione Rolf Gérard” (Ascona, nuova), “Fondazione Ignaz e Mischa Epper” (Ascona, nuova), “Fondazione Monte Verità” (Ascona), “Museo Centovalli e Pedemonte” (Centovalli frazione Intragna) e “Centro internazionale di scultura Peccia” (Lavizzara frazione Peccia, nuovo).
Sintesi: un progetto “che si fonda su un sentimento di coesione e di collaborazione, valori indispensabili ad uno sviluppo propositivo e costruttivo di un’iniziativa di tale respiro”; una proposta “volta a turisti ed indigeni, basata su un progetto agile ed al passo con i tempi”; un’iniziativa “di respiro regionale” e che “mette in risalto il nostro territorio”. Sviluppo: mappa del Locarnese (implementata con riferimenti geografici) più 14 schede descrittive tradotte in quattro lingue. Distribuzione: alberghi, punti informativi, uffici turistici, biblioteche, luoghi culturali e musei coinvolti, per un totale di 20’000 copie da distribuirsi. A fianco, un nuovo sito InterNet in cui il “dépliant” viene mantenuto quanto a veste grafica mentre i suoi contenuti risultano indicizzati e dotati di reindirizzamento ai portali dei singoli musei.