(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.46) Un cittadino marocchino, 29 anni l’età accertata, clandestino su suolo italiano almeno dal 2016 e con acclarati precedenti, è piantonato nel reparto di chirurgia dell’“Ospedale di circolo” di Varese dopo aver aggredito e tentato di accoltellare una agente della Polizia di frontiera a Lavena-Ponte Tresa, lungo via Guglielmo Marconi (tale la denominazione nel tratto locale della Strada provinciale numero 61 “della Valle della Tresa”), intorno alle ore 8.00 di oggi. Il giovane, al quale viene contestato l’addebito per tentato omicidio, è rimasto ferito al ventre per un colpo di pistola che il collega della donna, stante la situazione di pericolo, è stato costretto ad esplodere con l’arma di ordinanza; immediati i soccorsi portati da operatori della “Sos Tre valli”, con un elicottero il trasferimento del 29enne in idonea sede nosocomiale per i trattamenti del caso; rassicurante il responso dei medici, che nel pomeriggio hanno escluso il rischio di conseguenze esiziali.
Ancora vari i lati oscuri dell’episodio. Quadro ed immagine: due agenti di pattuglia individuano l’uomo e si insospettiscono perché il volto non è conosciuto, perché ci si trova a 300 metri in linea d’aria dal confine sul Malcantone e perché il soggetto sta portando con sé alcune borse; accostamento, richiesta di identificazione con un documento da parte della agente; immediata e violenta reazione da parte del 29enne, che colpisce la donna causandone la caduta al suolo e tentando di divincolarsi per tagliare la corda; l’agente si rimette rapidamente in piedi, ed a quel punto da uno dei borsoni spunta la lama sùbito impugnata dal giovane. 26 centimetri, si riscontrerà a cose concluse; per far danni basta la metà della metà. In quel momento, a tutela dell’incolumità della collega e della propria, lo sparo da breve distanza. I due poliziotti, contusioni da caduta e (pare) da un accenno di colluttazione ingaggiata dal 29enne, sono rimasti incolumi.