(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.41) Raggelamento nelle Borse europee (in verità uno spiffero, a questo punto da considerarsi non casuale, era stato già avvertito ieri, nelle due ultime ore di contrattazione) su notizie legate ad un possibile nuovo rinvio – addirittura al dicembre 2024 se non al gennaio 2025 – di un taglio ai tassi di interesse da parte dei vertici della “Federal reserve” statunitense, taglio che avrebbe almeno indirizzato gli operatori finanziari ad un maggior ottimismo circa il consolidamento del calo dell’inflazione. Poco incoraggianti dunque i numeri: standosi sul mercato domestico, “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in flessione pari allo 0.61 per cento – attestazione sugli 11’931.70 punti, dopo minimo a quota 11’857.09 – sul saldo della settimana; “Holcim limited” in vetta (più 0.98 per cento), “Novartis Ag” (meno 1.11) tra i reprobi, sulla coda “Partners group Ag” (meno 2.03, ma funzionalmente allo stacco del dividendo). Pochi gli spunti apprezzabili dall’allargato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.01 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.07; Ftse-100 a Londra, meno 0.26; Cac-40 a Parigi, meno 0.09; Ibex-35 a Madrid, meno 0.58. New York abbozza una risposta: dal Nasdaq il miglior spunto (più 1.08). Cambi: 99.18 centesimi di franco per un euro, 91.40 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in parziale recupero al controvalore teorico di 62’745 franchi circa per unità.