Al minuto 12.18, sullo 0-2 appena timbrato da Valentin Nussbauer in replica di quanto fatto dal compagno e collega Joakim Nordström in avvio di confronto (1.22, superiorità numerica da soli otto secondi), forte era la tentazione di vergare un sentito, sostenuto, emozionale, “De profundis” all’indirizzo dell’AmbrìPiotta che stava per autocondannarsi agli spareggi-salvezza nell’hockey di National league; e, per quanto sul ghiaccio di Davos le cose fossero appena appena migliorate, nulla autorizzava a credere nel ribaltone. Invece, e prima diamo le conclusioni e poi le spiegazioni: l’AmbrìPiotta, stasera al 50.o di 52 impegni nella stagione regolare, avantutto è salvo e in seconda battuta torna in gioco per la qualificazione al pre-“play-off”. Torna in gioco, beh, calma: dovrebbe vincere secco il “derby” di giovedì con il Lugano e poi rivincere all’ultima e sperare in varie concomitanze favorevoli; ma il Lugano è nella stessa condizione, con margine di due punti sull’avvio, e nel frattempo il Losanna è scappato, e si direbbe che per due posti restano in lizza quattro squadre tra cui le due ticinesi, per l’appunto, oltre a Kloten e Berna. Essendo la qualificazione al pre-“play-off” un minimo inderogabile negli obiettivi già al ribasso sia di Lugano sia di AmbrìPiotta, capirete di quale battaglia da retrovia si stia discorrendo; ma amen, il convento questo passa e si gioisca allora dell’estemporaneità. Cioè del fatto che, servendo il 27.o assist della sua stagione, Inti Pestoni riaccende le speranze al 29.35 infiammando Michael Spacek per l’1-2; e poi del fatto che, al 55.56 ed al 57.28, Filip Chlapik firma una doppietta storica in collaborazione prima con Inti Pestoni e poi con Michael Spacek. 3-2 alla sirena, unico rammarico la notizia dell’identico risultato a favore del Losanna sui RapperswilJona Lakers, anche qui da situazione di 0-2; il che complica presente e futuro. Ma lo spirito dei biancoblù, suvvia, è salvo e vivo talché, per essere equamente riconoscenti, non ai blocchi offensivi ma a Tim Heed va la palma del migliore: 27 minuti e 44 secondi di ghiaccio sono una prova d’attore tipo monologo di Boris Trigorin nel “Gabbiano” cechoviano. Nella foto, Michael Spacek.
A completamento del turno, in cui erano al recupero incontri della 17.a, della 38.a e della 42.a giornata sicché tutte le squadre sono ora – e finalmente – tutte riaffiancate all’avvenuta disputa di 50 partite, anche il successo (4-2) dello Zugo sul FriborgoGottéron. Cinque restano le squadre qualificate al “play-off”; gli Scl Tigers, invece, da stasera fanno compagnia all’Ajoie nella questioncella che, quantomeno, per le ticinesi non è più tema di attualità.
La classifica – ServetteGinevra 98 punti; BielBienne 96; RapperswilJona Lakers 88; Zsc Lions 85; Davos 83; Zugo 76; FriborgoGottéron 75; Losanna 71; Kloten, Berna, Lugano 68; AmbrìPiotta 66; Scl Tigers 60; Ajoie 48.