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Hockey Lna / Lugano, prima svolta: Marco Werder ai piani alti

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Da giocatore, ruolo ala sinistra, era un collante: presenza tanta, punti pochi, nove stagioni tra Lna e Lnb con le maglie di Lugano, RapperswilJona Lakers e Coira, ultima presenza con i professionisti nel torneo 2000-2001; ai numeri, 214 incontri con sei goal e 12 assist nella massima serie, 183 incontri con 10 goal e 46 assist nella cadetteria, eppure tre titoli di categoria in Lnb e due promozioni ottenute. Si parrà ora la sua nobilitate, in rientro nel mondo dell’hockey su ghiaccio, dacché egli è stato voluto da Vicky Mantegazza per un ruolo di coordinamento come effettivo capintesta ossia amministratore delegato (dicono “Ceo”, dalle parti della “Resega”, ma vero ed unico Ceo resta la presidente signora e padrona) di prima squadra e settore giovanile, qui da direttore operativo: Marco Werder, classe 1972 sul finir di novembre, luganese per nascita ed aziendalista all’“Illustrazione ticinese” (sì, è un collega, anche se tale rimarrà ancora per poco, profilandosi a fine luglio il passaggio dell’“Illustrazione ticinese” al gruppo del “Corriere del Ticino”: vedi un po’, e ad ogni modo, quanto sa essere duttile chi si occupa di editoria e di strategia imprenditoriale nell’editoria) oltre che presidente in carica della Sezione giovanile della società, sarà da agosto in carica come uomo-tutto per visione e conduzione in casa bianconera.

Riferiscono, fonti interne, che “per ricoprire questa nuova posizione” erano stati valutati “diversi profili interessanti”; ed a questa stregua si capisce anche quanto Roland Habisreutinger, onnipotente Rasputin dalla formidabile collezione di mancati obiettivi nell’arco d’un decennio, non fosse più indispensabile nel “modello” di società che si sta ridelineando dopo siluramento del precitato direttore sportivo. Obiettivi da raggiungersi, una miriade; ma si riparte sempre così, dall’“anno zero”, anche se ti chiami Lugano e se la tua bacheca è strapiena di trofei.