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Hockey Lna donne / Vendetta compiuta, il titolo alle Ladies Lugano

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Torna a sventolare il bianconero in vetta all’hockey femminile di Lega nazionale A: a serie perfetta nelle finali – ciclo chiuso sul 3-0 – il trionfo delle Ladies Lugano che, in un’annata non priva di colpi di scena (compreso l’esonero dell’allenatore Steve Huard – sostituito da Nando Ilic – all’indomani della mancata conquista della Coppa Svizzera), riportano in Ticino quel titolo troppo a lungo sfuggito. Dalla pista della “Resega” di Porza, avversarie le Zsc Lionesses Zurigo, dopo il 5-2 in casa una settimana fa e soprattutto dopo il 4-2 di domenica scorsa in trasferta giunge un urlo che racconta quanto sia stata faticosa e sofferta – al di là dei risultati: primo posto in stagione regolare con 24 punti su 30, primo posto nel “Masterround” con 28 punti su 30, semifinali chiuse con un 3-1 sull’AccademiaNeuchâtel giunta all’appuntamento in incredibile condizione di forma – l’avventura di Romy Eggimann e compagne, tra l’altro a ranghi notevolmente mutati e dovendosi fare a meno, per la prima volta dopo 10 stagioni, della poschiavina e già capitana Evelina Raselli, nel frattempo transitata all’ambizioso Reinach. Bella, per una volta, anche la cornice di pubblico: 314 persone che si danno convegno per seguire un evento, certo, ma in prima istanza per dire “Grazie” alla squadra. Ché, sia detto, nella conquista del titolo si confidava un po’ tutti, in gara-due la svolta, mai che si possa credere ad un ribaltamento del ciclo dal 2-0 al 2-3. Male non fare, paura non avere. Niente paura nemmeno dopo un primo periodo dalle scarse emozioni; niente paura nemmeno dopo lo 0-1, infortunio della difesa a sei secondi dallo scadere della penalità inflitta a Romy Eggimann e sfruttata da Jessica Schlegel (21.24); Laura Desboeufs l’artefice del pareggio (26.26) e del sorpasso (in qualità di dispensatrice di assist: 36.47, a segno Lisa Poletti, che in quel momento ancora non sa di passare alla storia come autrice del goal decisivo per la vittoria finale); da un “power-play” di Phoebe Staenz (45.04) l’allungo. L’apoteosi si materializza al 57.46, fuori Caroline Baldin estremo difensore delle Zsc Lionesses, pubblico a scandire il tempo, pugni chiusi e segni della Croce: si tratta solo di resistere. Nulla accade per due minuti esatti; poi Jessica Schlegel piazza un “check” ad alto tasso di illegalità, mancano 14 secondi, panca-puniti, rientro di Caroline Baldin. Ladies Lugano in superiorità numerica, no, dopo tre secondi va fuori Romy Eggimann la guerriera; sul disco rinviato si avventa Kathleen Leary, 59.57, freddezza nel momento del trionfo, 4-1 e 4-1 sarà.