Consta di 2’600 dosi, sufficienti per la vaccinazione di 1’300 persone, il primo contingente assegnato dai vertici dell’Ufficio federale sanità pubblica; e la precedenza, com’è giusto, sarà data a persone particolarmente “a rischio”, ossia anziani di età superiore ai 75 anni, ed in generale agli ospiti di case per anziani e di case di cura, al personale sanitario che si trova a contatto con i pazienti ed ai soggetti che prestano assistenza ai precitati gruppi. La somministrazione, a decorrere da lunedì 4 gennaio, grazie all’opera di specialisti che agiranno in squadre mobili; in allestimento inoltre, con operatività garantita a decorrere dalla metà di gennaio e quindi in prevedibile coincidenza con la facoltà di prenotazione (registrazione “online” su apposita piattaforma, o per tramite del medico di famiglia), centri di vaccinazione e centri per i “test” a copertura regionale. La disponibilità di vaccini è stimata in circa 9’000 dosi entro fine gennaio.