Due “sì” per le votazioni cantonali, due “no” per quelle federali, alla data di domenica 9 febbraio, formano raccomandazione del “Ginnasio liberalconservatore” come da odierna informativa firmata dal presidente e coordinatore Leonardo Bussi. Alla sintesi: tema sussidiarietà (votazione cantonale), “senz’altro da inserirsi nella Costituzione cantonale, (…) in modo che anche nella gestione dei sussidi statali di interesse sociale si passi dallo strutturalismo astratto e pensato a tavolino ad un aiuto reale e concreto alle persone bisognose; tema costi legali di assistenza per la legittima difesa (votazione cantonale), “Il votare “sì” è semplice senso di giustizia”, dal momento che una persona che sia stata assolta in sede processuale ha diritto alla rifusione del “costo che ha dovuto sostenere per difendersi, affidandosi ad un avvocato di fiducia; tema abitazioni a pigioni moderate (votazione federale), “null’altro che imbellettatura di una feroce volontà statalista di dominare un mercato vitale come quello dell’alloggio”, e difatti, “nascosto nel testo”, figura “il diritto di prelazione di Cantoni e Confederazione, (diritto) che farebbe dello Stato il nuovo attore principale del mercato immobiliare”; tema legge sulla discriminazione (votazione federale), “una discriminazione all’inverso” al momento che con la modifica dell’articolo di legge viene permessa l’incriminazione di colui che, “per esempio, si rifiuti di fornire prestazioni professionali perché non apprezza il modo con cui la cultura “gay” si esprime socialmente”. In immagine, Leonardo Bussi.