Prima fu una 22enne cittadina albanese e residente in Albania: il fermo sul posteggio pubblico a Melano. Sùbito dopo toccò ad una 20enne connazionale dell’altra giovane, ma abitante in provincia di Brescia (Italia) e che si trovava alloggiata in spazi nella disponibilità della 22enne sempre a Melano. A distanza di una settimana cadde la testa – metaforicamente parlandosi – di un 49enne svizzero residente nel Mendrisiotto; ed a distanza di un’altra settimana, vale a dire martedì 11 maggio (della cosa si viene a sapere solo oggi su nota congiunta da ministero pubblico e Polcantonale), ecco il quarto arresto sulla medesima filiera, sempre droga, sempre traffico di cocaina, sempre l’addentellato dello spaccio in quantità significative, diciamo 550 grammi circa nel solo periodo tra febbraio ed aprile. In manette un 29enne che risulta essere cittadino svizzero di origini non precisate e con domicilio nel Mendrisiotto; il soggetto, individuato e tratto in arresto nel quadro di un’operazione a tre punte (Polcantonale, Polcom Mendrisio, Polcom Chiasso), ha operato “per conto di un’organizzazione criminale albanese”. Ipotesi di reato secondo “dossier” aperto sul tavolo della procuratrice pubblica Margherita Lanzillo: solita infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e solita contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.