(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.14) Purtroppo, uno in terapia intensiva: non accadeva da luglio. Purtroppo, 40 nuovi casi di contagio da ieri all’alba di oggi: e siamo sulla stessa entità riscontrata nel transito dall’altr’ieri a ieri. Gente, coraggio: ci siamo in mezzo, stiamo sperando che la seconda ondata da “Coronavirus” sia soltanto un’ondina, ma ci siamo dentro. Ci siamo in mezzo – lo si capisca – per i numeri, e non per atto decretale dell’autorità politica di governo; non piace (se è per quello, non piace nemmeno il sentire che non vi è modo di comprendere da dove arrivi un 55-60 per cento dei nuovi casi: tant’è), non piace per nulla, ma bisogna far conto con il reale e non con quel che si vorrebbe. Il reale, ecco: nelle strutture nosocomiali ticinesi vale l’evangelico “Estote parati”, quel ricovero stona rispetto all’evidenza cui ci si era abituati negli ultimi 10 giorni e cioè ai tre-cinque-massimo sette ospiti in degenza ordinaria. Siamo a sette in tutto, sei più uno dunque; quanto a contagi, il totale recita ora 3’818; decessi fermi a venerdì 12 giugno, 350 la tragica cifra.