Home CRONACA Covid-19 in Ticino, verso la tripla cifra i morti della “seconda ondata”

Covid-19 in Ticino, verso la tripla cifra i morti della “seconda ondata”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.14) Ieri, quel sussulto illusorio e che si temeva fosse rondine fuori stagione, pur nella mera attenuazione dell’emergenza, sapendosi giungere i dati da un fine-settimana che forma quasi sempre eccezione; nel transito da ieri ad oggi, il ritorno di numeri che non possono non preoccupare. Sarà così per un pezzo, sarà così per almeno una settimana, sempre che questo – come sussurrato, come percepito – sia davvero il tratto in falsopiano che segue all’aver noi tutti in vista una prima oasi, se non le migliori sorgenti, nella stremante traversata del deserto covidiano. Perché le cifre condannano, i fatti condannano, le somme condannano: altre nove vittime portano a 448 unità il totale dall’inizio della pandemia, ma – e soprattutto – ci dicono che 97 sono stati i morti per “Coronavirus”, o per concausa di esso, nella sola “seconda ondata”, quella che a rigore di concetti letti nel corso dell’estate era prevista, sì, ma con virulenza inferiore o almeno “spalmata” sul medio e lungo periodo, ed invece ci racconta di quasi 9’300 positività a fronte dei circa 3’500 casi della prima fase, quella caratterizzata da un decesso ogni 10 contagiati. Solo da ieri ad oggi, del resto, 216 i nuovi positivi per il totale effettivo di 12’826. E peggio: risalgono a quota 35, vale a dire uno ogni 40 minuti, i nuovi ricoveri sulle 24 ore; di fatto il doppio rispetto alle dimissioni, 18 in tutto; 361 sono ora gli ospiti delle strutture nosocomiali, e di loro ben 31 in terapia intensiva.