(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.35) Dall'altr'ieri a ieri erano stati sei, da ieri all'alba di oggi sono stati cinque, per un totale di 3'651 casi conclamati secondo quanto riferisce il portavoce dell'Ufficio del medico cantonale; di quanti siano stati in realtà i ticinesi venuti a contatto con il “Coronavirus” ci è stato detto da fonti diverse, uno su nove nell'ipotesi più probabile. Il contagio c'è, insomma, ed il rischio rimane presente in un sistema di relazioni che è per sua natura complesso; ma i soli riferimenti che costituiscano notizia, ed anche questo si è iniziato a capire soltanto in corso d'opera cioè via via che la dimensione pandemica è stata percepita quale fenomeno globale, risiedono nel numero delle vittime (sempre 350, da venerdì 12 giugno, ultimo giorno funesto) e nel numero dei ricoverati (che sono due, al momento, ed entrambi a situazione da reparto ordinario ovvero né in terapia intensiva né in altro quadro clinico preoccupante); 931 in tutto, e quindi si viaggia intorno al 25 per cento sul totale delle persone infettate, i dimessi da strutture nosocomiali sul territorio ticinese. Contestuale ed allineato riscontro per quanto riguarda la Svizzera: nel volgere di 24 ore sino a stamane, 550 nuovi contagi confermati in laboratorio (58'832 in totale da febbraio) in base a nuovi 12'388 “test” condotti (1'380'083 in totale); 18 ricoveri in più (4'884), un altro decesso (1'784); 3'352 gli individui tenuti all'isolamento, 6'380 i contatti posti in quarantena (ultimi due valori dalla somma di 25 Cantoni più Principato del Liechtenstein).