(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.36) Chi voglia, ignori; chi voglia, consideri questa come mera evenienza; chi voglia, pensi che si tratta di qualcosa che semplicemente accade. Sono invece un macigno, sono lacrime e sono sofferenza, queste altre sette vittime – sette, il picco nel periodo – che in forma diretta o quale concausa il “Coronavirus” si è portato via nelle 24 ore tra ieri e l’alba di oggi, 388 vite stroncate dall’inizio della pandemia, dicansi 38 nella “seconda ondata”. Cifra allarmante e che si somma ad un altro indicatore cui si richiede di prestare la giusta attenzione: a fronte di 13 pazienti dimessi, altri 32 ricoveri in strutture nosocomiali, per un totale di 243 degenti di cui 21 in terapia intensiva. 372 – lieve calo, lieve e non rilevante – i nuovi casi; fanno 9’682 nel complesso, ergo circa 3’500 tra inverno ed inizio estate ed oltre 6’000 nelle ultime nove settimane. La quota di positività al tampone sale nel frattempo al 30 per cento sui controlli effettuati. Valgono ancora i dati di ieri, ossia 1’885 e 4’241 unità, per quanto riguarda le persone in isolamento e le persone sottoposte a quarantena.