(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.30) In linea con i dati del giorno precedente, ma con scostamento allarmante per quanto pertiene all’area specifica delle residenze per anziani – si manifesta il transito da ieri all’alba di oggi per quanto riguarda la pandemia da Covid-19 in Ticino. Registransi pertanto altre tre vittime, per un totale di 694 dalla seconda decade di marzo (350 nella prima ondata, 344 nella seconda), e purtroppo numeri ancora alti sia sul fronte di nuovi casi (269, in totale 20’780 da martedì 25 febbraio, giorno del primo contagio conclamato) sia in materia di ricoveri nelle strutture ospedaliere: 17 gli ingressi, 14 le dimissioni, 347 in tutto sono ora i degenti, e di questi ben 43 versano in reparti di terapia intensiva. Da fotocopia i valori collaterali: su dati di giovedì 17 dicembre, 1’438 i tamponi effettuati e sottoposti a controllo in laboratorio, per un’incidenza di casi conclamati pari al 12 per cento; su valori del giorno successivo ovvero ieri, 1’858 le persone in isolamento e 2’957 quelle in quarantena. In sintesi, infine, l’allarmante stato dell’arte nelle strutture “dedicate” alla terza età, laddove viene rilevata un’apparente recrudescenza del “Coronavirus”: due i decessi constatati, per un totale di 303 morti (43.66 per cento sul totale); 13 i nuovi positivi tra i residenti, e ciò mentre viene dichiarata una sola guarigione contestuale; 185 sono ora i soggetti contagiati, in compresenza di un altro ricoverato. Sale infine a 27 il numero delle case anziani in cui il morbo è presente.