Al semi-“lockdown” di ultima generazione, cioè di fresca introduzione in Ticino, c’è chi reagisce con positività, c’è chi reagisce con rassegnazione e c’è chi reagisce minacciando tuoni e fulmini e di voler arrivare sino al Consiglio federale. E c’è, infine, chi la prende sul ridere almeno per qualche aspetto marginale. Ad esempio: davvero sussiste ora il divieto di canto se non in famiglia o a scuola? Molto bene: vediamo se qualcuno muoverà obiezioni al libero gorgheggio in luogo aperto. Detto e fatto, ecco comparire oggi vari foglietti sulle panchine in prossimità del “Merige” a Losone (foto BubiBer-“Giornale del Ticino”). Con il testo della “Verzaschina”, comme il faut…