(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 11.38) Imposte evase per l’equivalente di 1.4 milioni di franchi, distrazione di fondi con trasferimenti formali (ma fittizi) di proprietà a terze persone, e nel complesso la disponibilità – ora emersa – di otto edifici, un’auto, un terreno, 20 conti correnti e giro di bonifici per oltre due milioni di euro. Tali le contestazioni formulate nelle scorse ore da uomini della Guardia italiana di finanza ad un’operatrice telefonica – Franca Portadibasso in arte “Asia”, 67 anni, origini calabresi da Cetraro in provincia di Cosenza, cartomante e sedicente depositaria di doti magiche – che da Cassano Magnago, in provincia di Varese, irradiava consigli e predizioni all’intero orbe terracqueo; consigli e predizioni distribuite via catodo, vari i canali televisivi utilizzati nell’emittenza privata, ma con lo sconfinamento – così nel teorema accusatorio che si sta formando in sede giudiziaria – in promesse irrealizzabili a danno di persone trovatesi ad affidarsi alla cartomante stessa.
Sulle condizioni di fragilità, se si deve dar credito alle prime risultanze dell’indagine scaturita peraltro da specifica denuncia di un uomo, la 67enne – che risulta tra l’altro essere titolare di una società, la “Shen men” di via Trieste 1 a Cassano Magnago, e che a volte era coadiuvata anche da una congiunta, in arte “Azzurra” – avrebbe fatto leva per ottenere denaro quale compenso per i servizi offerti. Già, ma quali servizi? Cose che, già a prima vista, rientrano di principio nell’abuso della credulità popolare: ad esempio, la guarigione da malattie il cui decorso è invece esiziale e la soluzione di problemi familiari per i quali, nella migliore delle ipotesi, servirebbe per contro un valido consulente matrimoniale o un buon avvocato divorzista. Su quest’ultimo caso, sicura ed acclarata la cessione di 31’000 euro, sempre in contanti perché non sia mai che si lascino tracce, in varie tappe cioè nel corso di più mesi; impegnativo, stando a Franca Portadibasso, era del resto il “lavoro” necessario per metter fine alle traversie fra talamo e cucina. Per la precisione, quale atto apotropaico dai malefici incombenti sulla famiglia di quell’uomo, occorreva “costruire” ed articolare una richiesta di soccorso agli sciamani, scopi l’individuazione ed il recupero di ossa sepolte in sette distinti cimiteri; a posto così, si direbbe.
Quanto ampia sia stata la schiera dei clienti diventati vittime della cartomante – che per truffa e/o per titoli affini sarebbe ora indagata – non è dato il sapere; una cinquantina le persone già presentatesi per rendere dichiarazioni pertinenti alla vicenda; il raggio di azione era peraltro esteso ad uffici in altre città (da Bologna a Novara, da Lodi a Como), e frequenti erano anche gli appuntamenti in strutture alberghiere fuori sede. Non solo: sussisteva la disponibilità di un numero telefonico svizzero (lo 0901.901435) e quindi di una domiciliazione su suolo elvetico come impongono le norme dell’Ufficio federale comunicazioni; come da riscontro dopo interrogazione del “database”, il numero in questione risulta registrato a Lugano, in nome della “Calicom Sa” di viale Stefano Franscini 16. Al vaglio degli inquirenti anche le posizioni della figlia di Franca Portadibasso e di uno stretto collaboratore.