Home CRONACA “Caso Wicht”, contrattacco giudiziario (e denuncia all’ex-moglie)

“Caso Wicht”, contrattacco giudiziario (e denuncia all’ex-moglie)

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Ci fu o non ci fu, nella vicenda giudiziaria in séguito alla quale il fiduciario Paolo Clemente Wicht (nella foto), tra l’altro già membro del Gran Consiglio e già presidente (2003-2007) dell’Unione democratica di Centro in Ticino, finì in carcere lo scorso anno, la violazione del segreto d’ufficio da parte di un ispettore della Polcantonale, ed a beneficio dell’ex-moglie dello stesso Paolo Clemente Wicht? No, dicono stamane dal ministero pubblico in risposta a quanto pubblicato sul “Caffè”: “Sulla scorta di un’approfondita istruttoria è stato decretato l’abbandono del procedimento” avviato su informativa circa la presunta violazione dell’articolo 320 del Codice penale. Secondo quanto riferito da Paolo Clemente Wicht – nel frattempo autore di una querela per denuncia mendace a carico della già consorte – ai colleghi del settimanale, l’inchiesta era stata aperta a marzo 2019 e l’ispettore sarebbe stato “di fatto rimosso dall’incarico”: marginale l’esigenza di precisione sui tempi (marzo o febbraio o aprile che sia), ma la sostanza della prima notizia non è contestabile ed a tutti gli effetti essa viene confermata oggi da fonti del ministero pubblico; nessun commento giunge invece quanto all’eventuale estromissione dell’agente ed alla sua presente attività.

Sulla scorta della denuncia dell’ex-moglie – 57 anni, nella vita operante in àmbito medico -, a carico di Paolo Clemente Wicht era stato aperto un “dossier” con ipotesi di reato quali appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele ed omissione della contabilità, e ciò ai danni di un investitore e della stessa ex-compagna (in realtà, percorso condiviso solo dal 2008); nella giornata di mercoledì 22 agosto 2018 l’arresto, a fine novembre la scarcerazione. Nel quadro della medesima vicenda, sia pure per breve tempo, erano finiti dietro alle sbarre due avvocati, 55 e 47 anni, studio in via Nassa a Lugano, già con funzione di legali e di consulenti per Paolo Clemente Wicht. Il quale, nel frattempo, medita pubblicamente con messaggio – tutt’altro che subliminale – via “Facebook”: “La ruota gira, ed il tempo è galantuomo”.