Straordinario l’affare per la società; chissà se lo stesso possa e potrà sempre dire Mattia Croci-Torti, confermato oggi quale allenatore del Lugano pedatorio – ma, per l’appunto: quale Lugano, con quali elementi, con quale assetto? – per la prossima stagione nella massima serie elvetica. 40 anni, già elemento straaffidabile ad ogni livello della carriera come agonista e collante indispensabile in ogni spogliatoio frequentato, Mattia Croci-Torti detto “il Crüs” era subentrato in settembre ad Abel Braga malamente accolto ed ancor peggio esonerato; quarto posto in campionato, conquista della Coppa Svizzera e persino conquista del “Trofeo fair play”, non proprio un ornamento dal momento che, insieme con il riconoscimento, sulle rive del Ceresio arriverà una valigetta di contanti quale premio (e, come si suol dire, anche una mezza gamba di franchetti fa brodo). I fondamentali dell’accordo sono di fatto già stati definiti stamane fra Mattia Croci-Torti e Martin Blaser, amministratore delegato; una sorta di “imprimatur” dovrebbe giungere mercoledì, in coincidenza con l’approdo di Joe Mansueto – proprietario della società – proprio a Lugano.