Tagliare la legna che si può tagliare, e far finta di nulla se per caso si rubacchia un po’ sul peso: filosofia che nel calcio ha qualche senso, come dimostrato oggi dal Lugano impostosi a minimo scarto sul Servette e grazie a ciò rimessosi in bolla nella classifica di massima serie, ferma restando l’apparentemente inarrestabile rincorsa dello Youngboys che veleggia otto lunghezze sopra. Di Jonathan Sabbatini, non per la prima volta ed è questo a renderlo insostituibile nello scacchiere bianconero oggi privo sia di Mattia Bottani sia di Zan Celar là davanti, il goal dell’1-0 al 35.o su ispirazione di Renato Steffen; ospiti più laboriosi e più convinti nel cercare la soluzione dalla media distanza, materia che tuttavia si rivela specialità della retroguardia luganese, per solito meno presente a sé stessa sulla breve distanza. Equilibrio nel possesso-palla (52 contro 48 per cento), maggior numero di conclusioni da parte dei ginevrini che sino ad oggi erano stati sconfitti una sola volta. Ed una verità ha evidenziato il Lugano: al di là della posizione in graduatoria, il reparto d’attacco del Servette è al momento un mezzo “bluff”. Oh, buono a sapersi.
I risultati – Basilea-San Gallo 3-2 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Zurigo 1-1 (ieri); Sion-Winterthur 1-3 (ieri); Lucerna-Youngboys 1-2 (oggi); Lugano-Servette 1-0 (oggi).
La classifica – Youngboys 20 punti; Servette 17; San Gallo 15; Sion 14; Grasshoppers Zurigo 13; Basilea, Lugano 12; Lucerna 11; Winterthur 5; Zurigo 3.