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Calcio Dna / Al Lugano viene il quarto d’ora: schiantato lo StadeLosannaOuchy

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Nella leggenda è il “quarto d’ora granata”, tempo in cui il Grande Torino – sì, quello estintosi nella tragedia di Superga, anno 1949 – era capace di trasformare in trionfo una partita “bloccata”, priva di sbocchi, destinata magari al pareggio ad occhiali. Nella leggenda è il “Viertelstunde” del Rapid Vienna, i cui sostenitori scatenano un’iradiddio di tifo – quale che sia la situazione, quale che sia il risultato, quale che sia l’avversario – allo scoccare del minuto 75, e questo dall’anno 1919, ad ogni incontro casalingo che l’Onnipotente manda sulla Terra. Nel caso quanto visto oggi alla “Pontaise” di Losanna sia replicato, introdurremo volentieri il concetto di “quarto d’ora alla bianconera” per definire lo scatto da Sturm und Drang con cui stasera, da stazzonatissimo 0-0 in cui tutte le statistiche stavano parlando a favore del Lugano ma l’ostinatissimo StadeLosannaOuchy, per quanto già certo di non poter far meglio del difendersi nella “poule” contro la retrocessione, resisteva con un’ostinazione da cecchino giapponese sull’isola di Lubang, nelle Filippine, a guerra persa e finita da gran pezzo. Quadro generale: calcio di massima serie, turno 29; in 10 contro 11 dal 44.o, causa rosso diretto ad Ibrahim Diakité per atroce intervento su Uran Bislimi lì stracciato sul terreno, oggettivamente soverchiati nel controllo-palla (finirà con un 39 per cento contro 61) e nei passaggi riusciti (328 contro 501), i romandi annusavano profumo di un punticino ancora al 75.o, confronto non schiavardato ed a quel punto le energie residue dovrebbero moltiplicarsi. Ed invece.

Ed invece, nello scenario meno favorevole e che era peraltro stato immaginato e temuto da Mattia Croci-Torti allenatore quando in settimana predicava humilité da penitenziagite in Settimana santa, ecco il quarto d’ora: minuto 76, punizione, palla a Lukas Mai, gioco per Ousmane Doumbià inserito appena al 59.o per l’infortunato Kreshnik Hajrizi, tac, il solilto cambio azzeccato ed 1-0 con destro magari non irresistibile ma sufficiente, ed è il meglio che si possa desiderare perché una sabongia non fa primavera e il lordetto invece sì. Poi: palla in mezzo, cross così cosà ma addomesticato da Renato Steffen, Renato Steffen accende il “radar” in cerca di Zan Celar, una volta che la sfera è tra i piedi dello sloveno potete passare a riscuotere il 2-0, ed amen (79.o). Panca di casa costretta a tentare il tutto per tutto con due inserimenti, Mattia Croci-Torti sembra dirsi e dire al pubblico che a questo punto è il caso di coprirsi ma che nella sua testa ci si copre con un attaccante al posto di un attaccante (e poi non si dovrebbe amare il Crüs? Dai…), e giusto uno scampolo di presenza viene allora offerto all’uomo più generoso che si trovi al mondo fuorché nel caso si debba andare a comperare una vocale, insomma il tedesco d’origine polacca e rinaturalizzato polacco ma in Ticino arrivato dagli States e che risponde al nome di Kacper Przybylko, sino ad ora con tempo di utilizzo pari a virgola. Vediamo che cosa ci offre allora l’amico Casper fantasmino, su; no, scusa, guarda Hicham Mahou che viaggia e che passa e che oddio oddio primo tiro primo goal di Kacper Przybylko, ma allora non è soltanto uno discreto per gli americani di Phila e di Chicago, sei minuti in tutto e la miglior media di realizzazione che un calciatore possa desiderare.

Onore vada anche allo StadeLosannaOuchy che, all’89.o, alla persa per persa si butta avanti e si procura un rigore per fallo di Lukas Mai; va a tabellino Vitalie Damascan, piccola gioia che si stampa effettivamente al minuto 90, i recuperi sono frammenti ed a nulla conducono. Lugano alla quinta vittoria di fila in campionato (più una in Coppa Svizzera), e nel frattempo il Servette va a farsi bollare male a Winterthur, sicché la distanza tra Lugano terzo e ginevrini secondi scende a cinque lunghezze. Facesse magari un regalo anche l’Yverdon, lunedì, ospitando lo Youngboys, sai le risate.

I risultati – StadeLosannaOuchy-Lugano 1-3 (oggi); Winterthur-Servette 1-0 (oggi); Basilea-Zurigo 2-2 (oggi); Yverdon-Youngboys (lunedì); Grasshoppers Zurigo-Losanna (lunedì); San Gallo-Lucerna (lunedì).

La classifica – Youngboys, Servette 54 punti; Lugano 49; Winterthur, Zurigo 44; San Gallo 41; Lucerna 38; Yverdon, Basilea 33; Losanna 32; Grasshoppers Zurigo 30; StadeLosannaOuchy 20 (Servette, Lugano, Winterthur, Zurigo, Basilea, StadeLosannaOuchy una partita in più).