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“Bellinzona blues festival”, la decisione: tutto rinviato al giugno 2021

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Sarebbero dovuti essere tre giorni trionfali per la dimensione e per la qualità dell’offerta: dapprima le “band” svizzere, poi gli artisti emergenti, infine un evento speciale sui diversi stili della musica afroamericana; 65 gli artisti – tra di loro, tre esclusive a livello europeo – già in accordo con gli organizzatori. Ed invece nulla: da un lato perché mancano elementi “sostenibili” circa i tempi in cui l’emergenza da “Coronavirus” sarà rientrata, dall’altro perché una parte dei musicisti, proprio a causa dell’epidemia, si è trovato a dover annullare i contratti stipulati al di qua dell’Atlantico. Parole e spiegazioni che giungono ora da Claudio Egli, direttore artistico, a nome dei membri del Comitato organizzatore del “Bellinzona blues festival” in casa “Coopaso music events”: a tre mesi e qualche giorno dall’appuntamento nella capitale (in prima battuta, calendario degli spettacoli fra giovedì 25 e sabato 27 giugno, sempre sull’area di piazza Governo), la decisione di fare un passo di lato e di rinunciare, pur con grave rammarico anche per i collaboratori e per i fornitori di servizi “cui siamo vicini in questo momento di estrema difficoltà, così come siamo vicini a quanti stanno soffrendo o hanno perso una persona cara a causa della pandemia in corso”. In sostanza: “Non possiamo garantire che l’evento abbia luogo in giugno con piena sicurezza per tutti, né abbiamo certezza della disponibilità di tutti gli artisti scritturati”; inevitabile la procrastinazione e, per evidenza di fatti, l’annullamento del progetto 2020. Prospettiva? Rivedersi 12 mesi dopo, e quindi fissando la “tre giorni” 2021 fra giovedì 24 e sabato 26 giugno. Con un’ambizione che si traduce in mezza promessa: rimettere insieme la stessa “line-up” sul palco…