Home CRONACA Barca “Ch”, titolare “Ue”: per Ceresio e Verbano basterà una carta grigia

Barca “Ch”, titolare “Ue”: per Ceresio e Verbano basterà una carta grigia

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Non rischieranno più di incorrere in procedimenti per sospette violazioni delle convenzioni doganali i cittadini dell’Unione europea che, da intestatari di natanti con targa svizzera, vogliano legittimamente solcare le acque del Ceresio e del Verbano. È questo l’esito di un accordo definito sull’asse Svizzera-Italia, e per meglio dire tra vertici del Dipartimento cantonale istituzioni (per tramite della Sezione circolazione) e responsabili dell’“Autorità di bacino lacuale Ceresio-Piano-Ghirla”, dovendosi e volendosi sciogliere un nodo burocratico in effetti emerso sei anni or sono, ossia quando all’attenzione dei membri della “Commissione internazionale sulla navigazione” era stato posto il problema originatosi sulla scorta di diverse disposizioni doganali tra i due Stati. Nei fatti, come emerso già durante le prime analisi effettuate da Maurizio Tumbiolo per la parte italiana e da Guido Santini per il Dipartimento cantonale istituzioni, la questione era di non difficile soluzione, essendo la navigazione limitata alle acque interne (cioè senza sbocchi marittimi, e su quel punto era da leggersi e da applicarsi la normativa) sia sul Ceresio sia sul Verbano. Per giungere alla chiusura del “dossier” sono serviti sei anni, ed il tutto si risolve con un tratto di penna. In questi casi specifici, una carta grigia dall’Ufficio cantonale circolazione con limitazione ai due laghi. E, ancora, la possibilità di staccare una licenza svizzera senza che vi sia bisogno di sostenere esami: al cittadino dell’Unione europea basterà la presentazione della patente nautica di cui è in possesso.

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