Era forse passato da un valico secondario, in ingresso su territorio italiano: si dice “forse” e si pensa “probabilmente”, stanti le sue condizioni di sostanziale inattitudine alla guida e cioè uno stato dell’arte tale da richiamare l’attenzione altrui; condizioni, ad ogni modo, che sono state riscontrate dagli agenti della Polstrada al momento del primo contatto in prossimità dell’area di servizio “Lario ovest” sulla A9 italiana, da Chiasso direzione Milano, in territorio comunale di Cadorago (Como). Non per ebbrezza o per abuso di qualche sostanza – aspetti che semmai potrebbero concorrere in più ampio quadro di indagine – è tuttavia finito in carcere, nelle scorse ore, un 36enne statunitense individuato e fermato mentre si trovava al volante di una “Bmw” con targhe elvetiche e che è poi risultato titolare di una carta d’identità portoghese: nelle disponibilità immediate dell’uomo c’erano una confezione contenente polveri bianche in forma cristallina, e classificabili come mefedrone cioè una droga di sintesi, oltre ad un bilancino di precisione, ed inoltre denaro contante per quasi 2’000 euro: dal controllo dell’auto sono poi emersi anfetamine (oltre 100 grammi), ketamina (una pastiglia) ed hascisc (10 bustine). Il 36enne è stato messo in manette e trasferito alla casa circondariale “Bassone” di Como, con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio.