Così, a idea, ci sa che i Krefeld Penguine non saranno graditi ospiti del Lugano per un pezzo, non diciamo per una partitella precampionato ma nemmeno per una birra in compagnia: un po’ di quella roba, santa pace, non si può metterla giù dura con una pattuglia di “goon” che, quando non ci arrivano con la tecnica, pestano come i fratelli Hansen senza averne l’intelligenza e la simpatia. I bianconeri, stasera alla “Resega” per la partita che costituiva primo saluto ai tifosi ed atto di presentazione, hanno invece avuto a che fare con un paio di elementi che o non erano stati informati sul senso dell’incontro o stavano cercando un modo come un altro per farsi incarcerare alla “Farera” pur di non rientrare nel Nord Reno-Vestfalia, a questo punto avendo maturato conti in sospeso con la giustizia germanica; esito principale l’infortunio toccato a Timo Haussener, perso di sicuro per i primi impegni in Champions’ hockey league. Un problema in più nell’organico, ed un aspetto che fa passare in second’ordine il pur apprezzabile 5-2 sul tabellone a fine confronto; quanto basta per far vedere tutto in nero o in grigio, dovendosi riconoscere il fatto che alla squadra, sui meccanismi, manca ancora qualcosa. Considerandosi la paccata di novità, evitiamo di meravigliarci. Le reti: 5.17, Luca Fazzini, 1-0; 16.10, Anton Berlyov, 1-1; 27.52, Calvin Thürkauf, 2-1; 29.44, Luca Fazzini, 3-1; 30.00, Troy Josephs, 4-1; 45.29, Daniel Carr, 5-1; 51.20, Lucas Lessio.