Ben venga chi affermi che il problema da pandemia covidiana nelle scuole ticinesi è cosa minima: gli ottimisti, anche quelli di sola maniera, fanno sempre buon sangue, anche se i loro asserti sono come certi cartelli con i limiti di velocità, oggi te li trovi qui e domani te li piazzano da un’altra parte, sicché ogni parola viene spesa in modo da risultare smentibile o forzabile senza eccesso di danni per la reputazione dei Laaferi ossia Gaggalari latori di Larifari. Lezioni forzosamente a distanza uguale “Coronavirus” unico in presenza, come da odierno bollettino di fonte Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport, si impongono tuttavia – e per sovrammercato al già ponderoso elenco in essere – vogliasi alla scuola elementare di Cadenazzo (una classe) vogliasi alla scuola media di Lugano quartiere Breganzona (una classe), con restituzione della piena facoltà di agire e di intendere soltanto alla mezzanotte di domenica 21 marzo e di lunedì 22 marzo rispettivamente.
Questo il quadro delle quarantene “aperte” nel resto del Canton Ticino: Cevio, scuola media, una classe (sino a giovedì 18 marzo); Bellinzona quartiere Monte Carasso, scuola dell’infanzia, una classe (sino a giovedì 18 marzo); Bellinzona quartiere Monte Carasso, scuola elementare, tre classi (sino a giovedì 18 marzo); Paradiso, scuola elementare, due classi (sino a giovedì 18 marzo); Savosa, Liceo cantonale Lugano-2, una classe (sino a venerdì 19 marzo); Faido, scuola elementare, tre classi (una sino a venerdì 19 marzo e due sino a sabato 20 marzo); Lugano, Liceo cantonale Lugano-1, una classe (sino a domenica 21 marzo); Maggia frazione Aurigeno località Ronchini, scuola elementare della Bassa ValleMaggia, una classe (sino a lunedì 22 marzo); Bellinzona, “Scuola cantonale di commercio”, una classe (sino a lunedì 22 marzo).