(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.00) Due riscontri, l’uno atteso perché alla statistica non si sfugge e l’altro temuto, nel transito da ieri all’alba di oggi sul versante della lotta – sino ad ora persa – contro il “Coronavirus” in Ticino: per effetto dei 177 nuovi casi contabilizzati. superata la soglia dei 25’000 contagiati (25’020 unità il dato effettivo) dall’inizio della pandemia, in compresenza di altri sei decessi (831 in tutto, di cui 481 nella seconda ondata) e di altra cifra sgradita nel saldo tra nuovi ricoverati (34 in 24 ore) e dimessi da strutture nosocomiali (33). Secondo aspetto infausto, l’occupazione di posti-letto in ospedali: 366 al momento i ricoverati, dei quali (e qui il nuovo picco) ben 53 bloccati in reparti di terapia intensiva. Cala – ma si è ormai abituati a non entusiasmarsi per un’escursione al ribasso – la quota dei tamponi rivelatisi positivi sul totale di quelli effettuati e sottoposti a verifica in laboratorio: su dati pertinenti a martedì 5 gennaio, 21 per cento di 1’085 “test”. Sempre elevatissimo il numero delle persone in isolamento (1’435) e di quelle cui è stata imposta la quarantena (2’065), in entrambi i casi su valori riscontrati al termine della giornata di ieri.