Sta forse fra gli impegni più complessi, dopo un blocco quale fu il “lockdown” covidiano, il rilancio dei casinò, attività tuttora costretta a sottostare a vincoli rigorosi e che tuttavia, grazie all’“online”, trova una via di accesso al mercato dei giocatori. E con poderosa enfasi, difatti, il casinò virtuale dilaga sui cartelloni pubblicitari di una licenziataria ovvero concessionaria: si viaggia ad obiettivi da sei zeri, peccato che neppure sappiano scrivere correttamente la parola “milione”. Provare a capire: hanno preso il “Million” in lingua tedesca e l’hanno “applicato” pedissequamente? Hanno ideato, prodotto, messo in bozza, stampato, distribuito ed infine affisso centinaia e forse migliaia di pezzi senza che uno si ponesse domande elementari, dovendosi cioè controllare la grafia di due termini in tutto? Mmhhh: qui, su tutti i giochi, il banco perde.