Nel tempo in cui non c’è categoria sociale o professionale che non sia chiamata ad inventarsi percorsi diversi nella quotidianità; sollecitatissime le famiglie monoparentali e quelle ricostituite, laddove non sempre è semplice il conciliare lavoro (magari trasformatosi d’improvviso in telelavoro), la cura dei figli, la gestione dell’insegnamento a distanza qualora i figli abbiano facoltà di accesso a tali strumenti, e così via; non dimenticandosi, in questo contesto, questioni quali il versamento degli alimenti e l’esercizio del diritto di visita. A raccontarlo sono i responsabili dell’“Associazione ticinese famiglie monoparentali e ricostituite-Atfmr”, che raccolgono evidenze del primo mese di impegno a ciclo forzoso causa “Coronavirus”: “Più che triplicate le richieste da parte dei genitori “single” e/o separati ai nostri servizi di ascolto e di consulenza giuridica, numerosi gli accessi alla sezione speciale inaugurata sul nostro sito InterNet”.
Dilatati pertanto i servizi, sempre nella formula a distanza, con una copertura massiccia al centralino telefonico (numero 091.8590545), con la consulenza per iscritto su istanze presentate via “e-mail” (info@famigliemonoparentali.ch), ovviamente ancora per tramite del portale “web” all’indirizzo www.famigliemonoparentali.ch e, ancora, sui profili “Facebook” e “Messenger”. Al telefono o via “Skype” l’assistenza allo sportello d’ascolto: “Negli ultimi giorni – così la testimonianza – abbiamo avuto riscontro di un incremento massiccio dello “stress”: arrivano telefonate di genitori con bimbi di due-tre anni, evidenti le difficoltà dopo un mese trascorso a casa, e pensate ai problemi di quanti si stiano occupando di piccoli dai bisogni particolari”. Per questo, tra le proposte, anche lo scambio di suggerimenti e di raccomandazioni che permettano di guadagnare qualche ora di riposo “vero”: un bene, a quanto pare, diventato primario…