Prenditela con quelli che hanno la tua età, se hai il coraggio, delinquente. Prenditela con uno che come te sia sui 46 anni, ed affrontalo, sì, anche sulla pubblica via come hai fatto ieri ad Orselina, ma faccia a faccia e non piombandogli addosso all’improvviso. Provaci con uno così, e magari non ti andrà bene come hai creduto per qualche ora, prima di finire in manette su intervento di agenti della Polcantonale e di varie Polcom e Polintercom (Minusio, Locarno e Piano) a supporto. Perché non solo sei un rapinatore da strada, un grassatore, un banditello di passo; sei, soprattutto, un subumano degno del marchio d’infamia per l’aver messo le mani su una 77enne, aggredendola e gettandola a terra e causandole lesioni per le quali si è reso necessario il ricovero in ospedale, e dandotela a gambe con il bottino dei malviventi che domani dovranno ricominciare daccapo. Vero: non capiterà a te, finito in manette; ma il senso è quello.
Nel caso non si fosse capito, ed invece si è capito benissimo, un uomo è finito in manette nel corso della giornata di ieri e ci si augura che costui abbia un santo grosso in Paradiso, non volendosi che le lesioni semplici e le tentate lesioni gravi (reati amendue contestati nel “dossier” aperto sul tavolo della procuratrice pubblica Margherita Lanzillo) diventino qualcosa d’altro. Da voci del ministero pubblico e della Polcantonale si apprende infatti che “provvidenziale” è stato l’intervento di un passante accortosi della presenza dell’anziana a terra e che pertanto ha prestato prime cure alla vittima dell’aggressione, avertendo nel frattempo gli operatori del “Salva” di Locarno e le forze dell’ordine. La 77enne, che risulta domiciliata nella zona, è stata stabilizzata e trasferita in ospedale. Nel volgere di breve tempo l’identificazione ed il fermo del 46enne, nazionalità non resa nota, domicilio in Riviera, unica qualifica certa la vigliaccheria.