Esperienza indirizzata “coram populo” da un non più giovanissimo ma sempre attento cultore delle arti, cioè da un soggetto ben disposto a viaggiare per centinaia di chilometri pur di assistere ad un evento che nutra la mente e l’anima. Merce fresca, di iersera, la storia: “Mi trovo sul treno partito da Lucerna ed il cui arrivo a Lugano è previsto per le ore 20.48. Il convoglio giunge regolarmente a Bellinzona alle ore 20.33, ma da qui… non si muove. Dopo 15 minuti ecco l’annuncio: il treno non può ripartire per “mancanza di personale” (non sto scherzando…)”. Evoluzione: via altoparlante, agli utenti viene suggerito di “prendere il treno delle ore 20.46 per Lugano”. Peccato che quel vettore sia già partito…”. Morale della favola: convoglio successivo, “e sono arrivato a Lugano con un ritardo di 40 minuti”, con le ovvie ripercussioni: sul residuo di viaggio sino al domicilio, e sui ritmi circadiani. La postilla: “Povere Ffs, di male in peggio…”.