Un numero imprecisato di effettivi in servizio alla Scuola sanitaria 42 in Airolo è sotto isolamento dalle scorse ore causa avvenuto contagio da norovirus, noto anche come “virus del vomito invernale”. Nessuna comunicazione è stata fornita circa le cause dell’infezione, i cui sintomi principali sono dati da vomito, diarrea e febbre; sta di fatto che lo stesso problema sanitario si è manifestato contestualmente al Gruppo di artiglieria 1 in Bière (Canton Vaud), anche qui con numero imprecisato di persone coinvolte (come riferisce Mathias Volken, portavoce dell’Esercito, nel complesso i malati sono “circa 30”). In entrambe le piazze ai militari sono offerte “le cure mediche necessarie” con assistenza da parte di “personale specializzato”, per l’appunto previo sganciamento dal resto delle truppe dal momento che è da considerarsi la relativa facilità con cui avviene la trasmissione del norovirus (i cui focolai, non a caso, sono quasi sempre legati ad àmbiti comunitari, dai nosocomi alle case di cura alle caserme).
Non esistendo un vaccino, i trattamenti restano aspecifici e sono paralleli all’ordinario evolversi dell’infezione che per solito si risolve nel volgere di 72 ore e senza conseguenze, di massima, per i soggetti in giovane età e dalla sana costituzione; al fine di compensare la disidratazione da vomito e diarrea, vale soprattutto la norma dell’ingerire molti liquidi; è il caso di ricordare che, ad avvenuta guarigione, l’immunizzato resta tale per pochi mesi e che pertanto il rischio di nuova infezione è tutt’altro che da escludersi. Aggiornamenti saranno forniti ad inizio settimana.