Tutte provenienti dalla Bulgaria ma acclimatatesi in Italia, tutte ladre, tutte alla ricerca di obiettivi – come già taluni dicono, nell’attesa d’un’approvazione prossima dal fronte dei cruscanti – “furtabili”. E tutte fermate da uomini dell’Arma dei Carabinieri, nella giornata di domenica, prima che facessero altri danni in quel di Verbania (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) dove stavano circolando a bordo di una vettura con targhe bulgare; lungo corso Goffredo Mameli in frazione Intra l’individuazione dell’auto che d’acchito aveva destato qualche sospetto, poi trafila che per le passeggere è passata attraverso il buco nero dell’assenza di documenti di identificazione, e da qui la necessità di accertamenti dai quali è per l’appunto emerso qualche precedente del terzetto. Il meglio, cioè il peggio, dalla conducente che invece un documento aveva: dalla verifica sui “database” ecco spuntare una bella serie di pregressi da pregiudicata a carico della donna, 29 anni l’età, ma soprattutto destinataria di invito ad occupare una cella in carcere stanti condanne relativamente fresche per attività illegali, Lombardia e Veneto le aree predilette; da qui la traduzione alla casa circondariale di Vercelli. Per inciso: quale comprova dei sospetti, tra abitacolo e bagagliaio del veicolo sono stati trovati anche attrezzi funzionali allo scasso.