Ad un anno esatto dall’annuncio della chiusura degli atenei italiani a causa dell’emergenza per “Coronavirus”, prove tecniche di normalità da domani, lunedì 22 febbraio, all’UnInsubria nelle due sedi di Varese e di Como: nuovamente consentite le lezioni in presenza per alcune materie dei corsi di laurea triennali e magistrali, fatte salve – come indica una portavoce del complesso accademico d’oltrefrontiera – “nuove e diverse indicazioni legate all’evoluzione della pandemia”. Il graduale ritorno alle pratiche quotiiane sarà regolato da un protocollo di sicurezza già pubblicato sul sito InterNet dell’UnInsubria; in linea sommaria, i posti disponibili nelle aule sono opportunamente distanziati e limitati per numero, con obbligo di prenotazione via applicazione “web” (la “Student booking”, che garantisce accesso al calendario delle lezioni e scelta di quanto costituisca motivo di interesse); assicurata la didattica a distanza per tutti i corsi del secondo semestre; già fissata per venerdì 9 aprile, inoltre, la seconda edizione “online” dell’“Open day”.
Nel frattempo, resi noti i numeri dell’anno in… sospensione: costante fra i 4’000 e gli 8’000 utenti la linea di connessione nei mesi di ordinaria attività accademica, con punte di 10’000 unità, per un totale di oltre due milioni di sessioni di lavoro e di oltre 18 milioni di visualizzazioni della piattaforma “e-learning”; quasi 650’000 le ore impiegate per lezioni, eventi “live” e seminari grazie alla piattaforma “Microsoft teams”; circa 46’000 gli esami fatti sostenere a distanza. A margine, non trascurabile l’incremento delle iscrizioni: su un totale di 12’444 studenti (più tre per cento rispetto all’anno accademico 2019-2020), 4’192 i nuovi immatricolati (più uno per cento sempre rispetto al periodo citato); 2’046 i laureati nel periodo pandemico, per un totale di 30’000 laureati dal 1998, anno di fondazione dell’ateneo. In immagine, una foto quasi simbolica per il “lockdown” all’UnInsubria: la cerimonia di laurea degli infermieri nella giornata di sabato 14 marzo 2020, ultimo atto in presenza prima del blocco.