(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.27) Non importa, al momento, il sapere se si sia sulle code della seconda ondata o sui prodromi della terza; importa invece di quanti stanno soffrendo e di quanti si trovano ad iniziare un percorso ospedaliero, con tutte le ansie e con tutte le angosce che da esso derivano. Importano, ecco, le vite; e di una vita in meno, stamane, si deve parlare nell’aggiungere una pagina al tragico elenco delle vittime da “Coronavirus” in Ticino, deceduto un paziente già in terapia intensiva, 958 i morti in meno di un anno (della prima vittima, una 80enne residente nel Mendrisiotto ed al tempo ospite di una casa per anziani, fu data notizia martedì 10 marzo 2020). Sei i nuovi ricoverati, cinque le dimissioni, per effettive 60 persone tuttora ospiti in strutture nosocomiali; sei ancora i degenti nel reparto iperacuti; 50 i contagi in più, per totali 28’189 dall’inizio della pandemia. A valori di 72 ore addietro, l’incidenza dei positivi sul totale dei tamponi effettuati si situa ad un tasso del nove per cento (bacino: 518 “test” effettuati e sottoposti a controllo). In cifre aggiornate all’altr’ieri, inoltre, 316 i soggetti in isolamento e 552 quelli in quarantena. Ferme a domenica 28 febbraio le statistiche pertinenti al procedere della campagna di vaccinazione: 37’331 le dosi somministrate, 9’547 coloro che hanno ricevuto solo un primo trattamento, 13’892 gli individui a ciclo completato.