(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.04) Ha restituito al mondo non una vita ma un cadavere, questo pomeriggio, la Maggia; se sia di uno dei dispersi, come si può immaginare e credere, sapremo fra breve, una volta esperite e concluse le procedure di riconoscimento, così come era stato fatto nelle scorse ore per le tre anziane decedute in Valle Bavona. Sotto i sassi erano i corpi senza vita delle donne morte sotto la frana nella zona tra Fontana e Bosco Mondada; sui sassi, sul greto del fiume il cui corso si è ristretto in vari punti pur restando ad ampiezza oltre il mezz’alveo in gran parte del corso basso, la sagoma che per primi gli osservatori di un elicottero militare hanno scorto e individuato, già in territorio di Maggia Comune, frazione Riveo, dunque al di sotto della linea dell’ormai perso ponte di Visletto; se il punto d’origine del tragico viaggio è quel che si pensa di poter credere, immediata l’analogia con un caso d’altro luogo ma non di diverso animo, in Moesa, da Sorte in Comune di Lostallo a Grono, giorni addietro. Il recupero del cadavere ha avuto luogo per tramite e su azione di un equipaggio della “Rega”. Nell’ipotesi più accreditata dovrebbe trattarsi di una delle due altre persone date per disperse in Valle Bavona.