Home CRONACA Scassinatori in bande dall’Italia al Sottoceneri: cinque arresti

Scassinatori in bande dall’Italia al Sottoceneri: cinque arresti

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Nel giro di poche ore, ieri, presi cinque su sei; buon risultato, con riferimento a questo specifico gruppo, ben sapendosi che in misura di 10 o 20 o 100 in più altri coetanei e connazionali e compartecipi per etnia sono pronti a salire a loro volta per dar séguito all’opera interrotta. Non ci si illude, insomma, ma si prende atto che un flusso di criminalità da oltrefrontiera, e dalla collocazione ben facilmente individuabile, è stato stroncato con due distinti interventi compiuti ieri, entrambi in territorio comunale di Mendrisio, e che per l’appunto cinque giovani sono finiti dietro alle sbarre con addebiti comuni legati a numerosi furti con scasso messi a segno e/o tentati su suolo cantonale. Episodio numero uno: ore 7.05 circa di ieri, lungo la A2, formalmente nel quadro di un normale controllo della circolazione; in manette un sedicente 18enne italiano con residenza in Italia, una sedicente 21enne italiana con residenza in Italia ed un sedicente 17enne serbo con residenza in Serbia; e qui si parla di furto aggravato, di danneggiamento e di violazione di domicilio (per la 21enne, piccolo carico supplementare con infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e guida senza autorizzazione. La licenza di condurre, infatti, mai né vista né conosciuta).

Episodio numero due, in tarda mattinata, dopo prima allerta lanciata attorno alle ore 10.00 da Comano sulle cui strade era stata notata la presenza di due persone sospette: per l’appunto a Mendrisio l’individuazione di una coppia che, all’approssimarsi di una pattuglia della Polcom Mendrisio e di una pattuglia della Polcantonale, ha tentato di darsi alla fuga sino ad abbandonare l’auto con cui si stava muovendo e proseguendo dunque a piedi, salvo il finire tra le braccia degli agenti (il fermo, per completezza di informazione, in via Pollini, strada non poco frequentata dalle forze dell’ordine anche per ovvie ragioni logistiche. Una nemesi); bloccati dunque un sedicente 17enne serbo residente in Italia ed una sedicente 22enne serba anch’ella residente in Italia, mentre un terzo soggetto risulta essersi eclissato; addebiti della medesima sostanza, vale a dire anche qui furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio. Entrambe le inchieste sono coordinate dalla procuratrice pubblica Chiara Buzzi e dalla magistratura dei minorenni.