In materia di libertà restituite ai cittadini nel contesto della pandemia covidiana, come da nuove determinazioni assunte in sede di Consiglio federale (vedasi in altra parte del giornale), riscritto di fatto nella totalità il testo pertinente a luoghi di lavoro, di istruzione e di svago.
“Telelavoro”, alle spalle gli obblighi – Cambio di paradigma, in particolare, nel mondo delle attività professionali: l’obbligo del cosiddetto “telelavoro” (o lavoro a distanza, o lavoro da casa) è revocato e viene sostituito da una mera raccomandazione; il lavoro “in loco” non è più subordinato all’obbligo, da parte del dipendente o del collaboratore, di sottoporsi regolarmente ad un “test”. Revocata la limitazione del numero di persone ammesse ai corsi “in presenza” nella formazione professionale superiore, nella formazione continua e nelle scuole universitarie; anche qui non sussiste più l’obbligo, da parte del dipendente o del collaboratore, di sottoporsi regolarmente ad un “test*.
Dove ci si sta, ci si sta – Restituito il diritto di sfruttamento della piena capienza ad ambienti quali negozi, strutture per il tempo libero ed impianti sportivi. Alla riapertura i parchi acquatici. Unica eccezione: la capienza rimane limitata a due terzi del potenziale nelle manifestazioni senza “certificato Covid-19”. Revocata la limitazione del numero di persone per tavolo; al chiuso resta in vigore il divieto di consumo dei cibi e delle bevande al banco, e tra i gruppi (a proposito: per la registrazione dei dati di contatto basta ora il nome di una sola persona) è da rispettarsi la distanza prescritta, con obbligo di utilizzo della mascherina sino al momento in cui ci si sia seduti; all’esterno niente più limite all’entità numerica dei gruppi ed è di nuovo autorizzato il consumo dei cibi e delle bevande al banco o, più in generale, senza che ci si debba sedere (ma è sempre da osservarsi la distanza tra i gruppi) e senza bisogno di registrazione dei dati di contatto.
Discoteche e sale da ballo – Riapertura consentita, con accesso limitato alle persone che siano in possesso di un “certificato Covid-19”. A differenza di quanto era stato proposto in sede di consultazione tra i Cantoni, niente limite a 250 persone e niente registrazione dei dati di contatto. Chi è autorizzato ad entrare non ha più l’obbligo di utilizzo della mascherina.
Eventi “certificati” – Revocate tutte le restrizioni per gli eventi l’accesso ai quali sia limitato alle persone in possesso del “certificato Covid-19”. Facoltà di accesso a piena capienza; è il caso di ricordare che per manifestazioni in cui sia previsto l’afflusso di 1’000 persone o di più è necessaria l’autorizzazione cantonale.
Eventi “non certificati” – Per gli eventi in cui non sia richiesto il “certificato Covid-19” valgono le seguenti prescrizioni: a) 1’000 persone, sia al chiuso sia all’aperto, se il pubblico è seduto; b) 250 persone al chiuso e 500 persone all’aperto se chi è presente sta in piedi o si muove; c) capienza limitata a due terzi del massimo consentito, sia al chiuso sia all’aperto; d) al chiuso vige l’obbligo di utilizzo della mascherina; consumazione è permessa solo nell’area della ristorazione (ma anche nei posti a sedere, qualora vengano registrati i dati di contatto); e) revocato l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto; f) restano vietati gli eventi (manifestazioni, concerti, et cetera) in cui si balli.
Eventi privati – Limiti modificati per quanto riguarda le manifestazioni private: massimo 30 accessi nei locali, massimo 50 accessi all’aperto.
Eventi fieristici – Revocato il divieto di svolgimento di eventi fieristici al chiuso, anche con meno di 1’000 presenze; niente più prescrizioni sulla capienza, inoltre, e ciò indipendentemente dal numero dei visitatori o dalla limitazione dell’accesso a quanti siano in possesso di un “certificato Covid-19”. Nelle fiere “non certificate Covid-19” vige l’obbligo della mascherina al chiuso e la consumazione di cibi e di bevande viene ammessa solo nell’area della ristorazione.
Sport e cultura – Lo svolgimento di attività sportive o culturali all’aperto non è più soggetto ad alcuna restrizione; al chiuso sono per contro da registrarsi i dati di contatto. Revocati l’obbligo di utilizzo della mascherina, l’obbligo di mantenere la distanza e le limitazioni della capienza.