La futura “Rete tram” del Luganese ed il contratto con la sangallese “Stadler Altenrhein Ag” per la fornitura di nuovi vettori (primo nuovo treno in circolazione ad inizio 2021) fra i temi di riferimento della recente assemblea generale tra azionisti della “Ferrovie luganesi Sa” in Sorengo, sotto presidenza di Stefano Soldati e con illustrazioni tecniche a cura del direttore Roberto Ferroni. Richiamati i dati essenziali su investimenti in sicurezza, in spazi (soprattutto per deposito dei materiali dell’infrastruttura ferroviaria), in formazione ed in aggiornamento del personale che, tra l’altro, da inizio anno gode di un rinnovato contratto collettivo di lavoro “frutto di incontri, di impegno e di trattative (…) e che nella forma finale concilia i bisogni (dei dipendenti, ndr) con le necessità dell’azienda”; di particolare interesse l’acquisto – approvato in sede di Consiglio di amministrazione – dell’edificio “ex-Posta” in Magliaso. Varie le campagne di sensibilizzazione, significativa la risposta alla progettualità in materia di mobilità “lenta” (quattro le superfici ora disponibili per l’installazione di postazioni utili al “bike sharing” in altrettante stazioni della rotaia Lugano-Ponte Tresa). In ultimo, i numeri: nel 2018, 2’477’306 i passeggeri, utile di esercizio pari a 181’214.47 franchi, 171’446 ad ammortamento straordinario, 500’000 franchi ad ammortamenti diretti. Nella foto GdT, un convoglio Flp in partenza dalla stazione di Lugano.