Disponibilità nello zaino: smerigliatrice, cacciaviti, coltellini multiuso, brugole, guanti, torcia e piedi di porco; mancava solo un martello pneumatico, ma per ragioni di ingombro, immaginiamo. Materiali d’uso corrente per gli scassinatori – ché tali erano i loro proprietari della ferramenta versione “take-away” – arrestati nel cuor della notte su domenica ultima scorsa in regime di flagranza di reato, ovvero mentre i due soggetti stavano scassinando con idoneo attrezzo la porta di servizio sul retro di un supermercato, in località non precisata ma appena a sud di Lugano; gli è che la porta in questione, benché secondaria e come tale da tutti considerata, ebbe forse un sussulto di orgoglio ed in sostanza si fece un punto d’onore di resistere a quei banditelli da strapazzo, adesso vi faccio passare io la voglia di andare a disturbare gli onesti serramenti del Basso Ceresio, per di più a codest’infam’ora. Ed infatti, in misura congrua, alle spalle della coppia di ladri ebbero modo e tempo di piombare agenti di Polcantonale e Polcom Mendrisio, chiudendo essi ogni via di fuga e risolvendo la questione all’impiedi, con grave ammaccatura dell’ego e dell’autostima dei due criminali che si credevano gente da “Ocean’s eleven” ed invece s’erano dovuti arrendere (lo sappiamo, è una bella macchia sul “curriculum”) davanti ad un mero manufatto da buon laboratorio di carpenteria metallica.
Furto, danneggiamento e violazione di domicilio i primi tre addebiti venuti alla mente e messi nero su bianco in sede di ministero pubblico, sempre che dalle indagini non emerga la responsabilità dei due tizi in altri reati dello stesso genere ed oggetto di accertamento. In coda, per una volta, il riferimento anagrafico e geografico: i due incauti ed inopportuni visitatori hanno l’uno 48 e l’altro 27 anni, sono georgiani e vengono dalla Georgia; ospiti, insomma, di quelli che fanno danni; dietro alle sbarre troveranno di sicuro compagnia con cui condividere lingue ed esperienze.