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Borse: apertura di semestre al rilancio, conferme anche da New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.30) Sotto logici auspici al rialzo, in ragione sia dello sblocco della vertenza tra Usa e vertici della cinese “Huawei” sia dell’improvviso incontro fra Donald Trump presidente degli Stati Uniti e Kim Jong Un dittatore della Corea del Nord, gli indici delle Borse europee nella prima seduta del secondo semestre 2019. Dopo escursione in avvio sino a 10’022.89 punti, vale a dire una quarantina in meno rispetto al massimo storico fatto registrare giovedì 20 giugno, ultima attestazione a 9’970.00 punti – ovvero con progresso ridotto allo 0.72 per cento – per lo “Swiss market index” a Zurigo, dunque senza apparente contraccolpo dal nuovo regime di gestione causa mancato prolungamento – atto unilaterale e vessatorio da parte di Bruxelles – del regime di equivalenza borsistica tra Svizzera ed Unione europea; dopo lungo predominio dei finanziari (“Credit Suisse group Ag”, più 1.45), apprezzabile lo spunto del valore “Abb limited” (più 1.76 e capofila); in retrovia “Sgs Sa” e “Swiss life holding Ag” (meno 0.88 e meno 0.48 rispettivamente). Il passo nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 0.99; Ftse-Mib a Milano, più 0.09; Ftse-100 a Londra, più 0.97; Cac-40 a Parigi, più 0.52; Ibex-35 a Madrid, più 0.72. Sensazioni positive anche a New York: Nasdaq, più 1.06; S&P-500, più 0.77; “Dow Jones”, più 0.44. In riallocazione sui 111.4-111.5 centesimi di franco il cambio per un euro.