A bordo dell’auto su cui i soggetti stavano viaggiando, oggetti a prima vista dall’origine dubbia (si fa per dire) ed a secondo riscontro rivelatisi effettivo provento di reati; fuori dall’abitacolo, manette tintinnanti ed affidamento al braccio secolare, pardon, alle sane Strutture carcerarie cantonali. Tre giovani delinquenti, due donne (21 e 24 anni) ed un uomo (22 anni), tutti indicati come “cittadini italiani residenti in Italia”, luogo di domicilio non precisato da fonte ufficiale ma agevolmente desumibile, sono stati tratti in arresto intorno alle ore 19.38 dell’altr’ieri, martedì 27 agosto, dopo fermo imposto dai componenti una pattuglia delle Guardie di confine in territorio comunale di Novazzano ovvero a ridosso della linea di confine; occhio lungo e perquisizione a bersaglio, solita collaborazione con la Polcantonale, ordinari riscontri ed anche l’evidenza del fatto che al terzetto sono ascrivibili varie ed analoghe altre imprese condotte sul territorio svizzero. Contestazioni principali: furto (in surbordine, ricettazione), danneggiamento, violazione di domicilio. “Dossier” nelle mani della procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.