Nessun allarme, ma un sano richiamo all’essere la situazione “non priva di rischi”: del resto, una vittima vi fu 15 giorni or sono, in Valle Bedretto. Su tali toni il messaggio lanciato oggi dai vertici del Dipartimento cantonale istituzioni, della Polcantonale e del “Soccorso alpino svizzero” con riferimento al programma di prevenzione “Montagne sicure” che è rivolto primariamente a sciatori (quelli da fuoripista in particolare), scialpinisti ed escursionisti con racchette da neve. Pericolo principale del momento: le valanghe, nell’Alto Ticino in ispecie. La raccomandazione: se siete esperti, tenere gli occhi aperti; se siete poco esperti, o mantenersi in zone a basso rischio o affidarsi a compagni di viaggio che mostrino di essere adeguatamente preparati (guida alpina certificata o membri di società alpinistiche); in ogni caso, portare sempre con sé il materiale primario di sicurezza ossia apparecchio di ricerca travolti in valanga, sonda, pala, farmacia, bibita calda, cartina topografica, bussola, altimetro, provviste ed un mezzo per comunicare. Raccomandato inoltre lo scaricamento di due “app” (“Rega” e “White risk Slf”) sul cellulare.