(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 20.05) Diciamo tanto di Scampia a Napoli e dello Zen a Palermo, e le cronache sono in effetti dense di aggressioni alle forze dell’ordine in tali zone d’Italia; potrebb’essere tuttavia che domani, su un quotidiano della Campania o della Sicilia, non senza motivo riferiscano di aggressioni alle forze dell’ordine compiute in quel di Mendrisio, Canton Ticino, Svizzera, dove quattro agenti della Polcom Mendrisio e due colleghi della Polcom Lugano hanno dovuto fare ricorso all’assistenza di personale ospedaliero a causa delle lesioni subite durante un intervento di controllo effettuato intorno alle ore 3.05 e protrattosi per lungo tempo. I poliziotti erano parte delle varie pattuglie giunte a convergere sul parco di villa Argentina stanti notizie di schiamazzi e musica ad alto volume; quella che a rigor di logica sarebbe risultata normale operazione di controllo ha assunto invece caratteristiche da scontro frontale, constando – e la ricostruzione fornita è ricca di particolari a tale proposito – reazioni violente da parte di almeno 20 tra i presenti.
Capire la scena, prego: violenza di gruppo, individui che “con ruoli diversi” (proviamo a descrivere: qualcuno ordinava e qualcuno eseguiva, qualcuno colpiva e qualcuno lanciava sassi) “si sono ripetutamente avventati contro gli agenti, impedendone l’operato”. Cose dell’altro mondo, e difatti ci è voluto del bello e del buono per circoscrivere la scena e per giungere all’ovvia conclusione, tra l’altro con supporto venuto da effettivi della Polcantonale e della Polcom Chiasso per “normalizzare” la situazione. Esiti: un 29enne svizzero di origini non precisate ed un 26enne francese parimenti di origini non precidsate sono stati fermati, interrogati ed arrestati; la posizione di parecchi altri soggetti, già identificati, è in corso di valutazione. Un elemento del gruppo di assalitori ha riportato contusioni e ferite ed è stato trattato in tal senso; la peggio, come detto, è invece toccata ai poliziotti (i due agenti della Polcom Lugano, tra l’altro in formazione, si trovavano temporaneamente dislocati a Mendrisio per uno “stage”). Numerosi i reati ipotizzati: si va dall’aggressione alla rissa, dalle lesioni semplici alle vie di fatto, dall’impedimento di atti delle autorità alla violenza o minaccia contro le autorità e contro i funzionari; di particolare gravità il comportamento tenuto dai responsabili della sassaiola.