(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 8.58) L’avvenuta revoca delle restrizioni sul transito stradale in Valle Lavizzara, limitatamente a domiciliati ed a quanti dispongano di un titolo di legittimazione, come segno di apprezzabile miglioramento del quadro generale nelle zone vallerane ticinesi (AltaMaggia, Lavizzara, Bavona e Rovana i riferimenti di massima) devastate dal maltempo tra sabato 30 giugno e domenica 1.o luglio. Dallo Stato maggiore regionale di condotta la decisione, effettiva dalle ore 6.45, stanti anche i miglioramenti nelle condizioni meteo e, in particolare, le previsioni “sostenibili” per oggi e per i prossimi giorni (a rigore di primo spettro, un ritorno della pioggia è da ipotizzarsi per sabato prossimo); proseguono ovviamente le ricognizioni sul territorio al fine sia di definire l’effettiva percorribilità delle strade – una mappatura dei danni richiede controlli minuziosi, soprattutto lungo le arterie secondarie, e nell’immediato – sia di stabilire criteri di priorità negli interventi di risanamento.
L’Esercito a Visletto – In arrivo stamane da Bremgarten (Canton Argovia) un primo distaccamento del gurppo di 40, forse 50 militari dell’Esercito cui saranno deputate l’installazione e la messa a norma del ponte provvisorio sulla Maggia, tra la località Visletto e la propaggine di Cevio in sponda opposta. Operatività immediata, con il seguente programma: a) rilevamento dello stato dell’arte; b) predisposizione delle opere di genio civile a rinforzo dei punti di appoggio dell’infrastruttura; c) trasferimento progressivo dei materiali necessari sino alla zona di intervento. È il caso di ricordare che, tra progettazione ed esecuzione, a condizioni ordinarie non meno di 20-24 mesi richiederebbero la costruzione ed il collaudo di un nuovo ponte “fisso” a sostituzione di quello parzialmente afflosciatosi nell’alveo del fiume nel corso del tragico fine-settimana a cavallo tra giugno e luglio.
Vittime e dispersi – Nessuna novità, almeno per via ufficiale, circa i quattro soggetti che a tutt’oggi risultano dispersi. Come è noto, nelle frane della Valle Bavona (territorio comunale di Cevio, località Fontana) hanno perso la vita una 76enne e due 73enni, tutte cittadine germaniche (due abituali soggiornanti nei periodi di vacanze, una terza giunta in visita alle amiche) provenienti dal Land Baden-Württemberg; sul greto della Maggia in territorio comunale di Maggia, frazione Riveo, ed a distanza di 24 ore circa fra prima e seconda operazione di recupero ovvero tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio, erano stati poi trovati i cadaveri di un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese, ed anch’egli scomparso dalle zone della Valle Bavona, e di una 61enne cittadina svizzera abitante nel Cantone Basilea-campagna.
Sgomberi ultimati – Ripresi stamane, con primo decollo rilevato alle ore 7.36 dalla base provvisoria posta in territorio comunale di Maggia e meglio ai margini della Cantonale, fra la località Ronchini della frazione Aurigeno e la località Antrobio, i sorvoli delle zone disastrate; non meno di cinque i passaggi già rilevati (ultimo riscontro alle ore 8.54). In corso la dislocazione di risorse tecniche e di risorse umane in funzione delle esigenze di servizio, anche per la verifica delle condizioni di stazionamento e dunque per l’assistenza di quanti – trattasi invero di non più d’una diecina di persone – avevano liberamente scelto di non lasciare le abitazioni pur trovandosi all’interno delle zone soggette a sgombero, “nonostanti le azioni di comunicazione e di informazione capillare”. Aspetto interessante, e che ben racconta sia della concreta solidarietà sia della capacità di organizzazione da parte di singoli e famiglie: pur dovendo abbandonare il domicilio con preavviso di poche ore, in quel momento sotto la pressione di un significativo nuovo rischio idrogeologico che sarebbe stato determinato dalla nuova ondata di maltempo (ondata che c’è stata, ma con evidenze ben minori rispetto al temuto, in queste aree), nessuno ha dovuto o voluto fare ricorso agli alloggi temporanei che erano stati messi a disposizione negli ambienti del “Centro Protezione civile” in Ascona.
Transito sulla Maggia – Secondo programma, regolarmente riattivato il passaggio veicolare sulla passerella ciclopedonale tra Visletto e la “zona graniti” in ingresso all’abitato di Cevio, passerella rinforzata e adattata alle prime esigenze. Condizioni: percorrenza ovviamente monodirezionale e limitato ad un veicolo per volta; autorizzato il transito di mezzi dal peso complessivo (compresi animali, persone e merci) pari a 35 quintali, larghezza non superiore a 180 centimetri, e tenendosi una velocità massima di 10 chilometri orari; da rispettarsi in modo scrupoloso sia le indicazioni del personale adibito alla gestione degli accessi sia le fasce di utilizzo (rifornimento beni di prima necessità: ore 5.30-10.30 e 13.30-15.30; enti di primo intervento, ore 0.00-24.00 con precedenza in ogni caso; agricoltori, in caso di comprovata necessità, ore 10.30-12.30). Nessuna novità, al momento, per quanto riguarda l’accesso di veicoli privati in direzione sud-nord.
Assistenza psicologica – Sempre a disposizione, su semplice richiesta, gli operatori del “CareTeam Ticino” per l’assistenza psicologica a quanti siano stati colpiti in modo particolare e personale da quanto accaduto. Per le attività di supporto era stato mobilitato anche lo specifico servizio in seno alla Polcantonale.
Centro ingombranti – Minima questione, ma pur sempre tema pertinente ai servizi. Fno a nuova indicazione, resta chiusa al pubblico la piattaforma deputata alla raccolta degli ingombranti (giorni ordinari di conferimento: venerdì e sabato – in località Visletto, sulla diramazione a destra, in strada a fondo cieco, per chi provenga dalla Bassa ValleMaggia.