(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.49) Un presbitero incardinato nella Diocesi di Lugano, don Azzolino Chiappini, 80 anni, è indagato dall’autorità inquirente ticinese con riferimento all’ospitalità data ad una donna nell’appartamento in cui il sacerdote vive al Borghetto, in prossimità della cattedrale titolata a san Lorenzo in Lugano. La notizia, pubblicata con dovizia di particolari dai colleghi della “Regione”, è stata confermata da fonti del ministero pubblico e della Polcantonale; a lungo silente anche l’ufficio-stampa della Diocesi stessa, il cui sito InterNet è stato posto “in manutenzione” con promessa di riattivazione “a breve”, idem dicasi per la pagina “Facebook”; infine, una nota-stampa in cui viene garantita piena collaborazione agli inquirenti e, con espressione che appare fuori contesto, viene sottolineato il fatto che nella vicenda non sono coinvolti minorenni. A don Azzolino Chiappini, tra l’altro figura di riferimento alla facoltà di Teologia della quale è docente e prorettore, sono contestati il sequestro di persona, la coazione e le lesioni semplici per condotta omissiva, sempre con riferimento alla donna che risulta essere una 48enne straniera e priva di permesso di soggiorno; al giudice dei provvedimenti coercitivi il compito di valutare la sussistenza dei presupposti per la conferma dell’arresto. Il “dossier” di inchiesta è nelle mani della procuratrice pubblica Pamela Pedretti.