)ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.42) Lo scrivono a chiare lettere, dal ministero pubblico: al momento non risultano “evidenze dell’intervento di terzi”. Si riconduce dunque all’ipotesi dell’omicidio-suicidio o del suicidio concordato – nella sua drammaticità, nell’evidenza dell’esistere un retroscena e nella consapevolezza nostra del fatto che tale retroscena forse non conosceremo mai – la scoperta di due cadaveri, questo pomeriggio, in un appartamento di Lugano quartiere Breganzona. Sull’intervento compiuto poco dopo le ore 16.30 da agenti della Polcantonale e della Polcom Lugano, con l’apporto di sanitari della “Croce verde” di Lugano, la constatazione dell’avvenuto decesso di entrambe le persone, poi identificate come una 77enne di passaporto svizzero e di un 80enne di passaporto germanico, entrambi “domiciliati nel Luganese” secondo la formula ufficiale. L’uomo, secondo quanto risulta al “Giornale del Ticino”, aveva alle spalle una lunga carriera come musicista facente parte di varie formazioni, tra cui l’“Orchestra della Svizzera italiana”. Stretto il riserbo su quanto rilevato sia nell’appartamento di via Federica Spitzer, quartierino parallelo a via Vergiò in distacco dall’arteria di via Camara ed a breve distanza dallo stabile della scuola media, sia nelle pertinenze; nessuna conferma, al momento, circa la dinamica dei fatti (ma consta l’avvenuta individuazione di un coltello, e tale sarebbe stata l’arma). Il cane della coppia è stato trovato all’esterno dell’abitazione, legato ed in buone condizioni. Richiesto l’intervento degli specialisti del “CareTeam” al fine di garantire adeguato sostegno psicologico alle persone coinvolte. Il coordinamento dell’inchiesta è affidato al procuratore pubblico Roberto Ruggeri.