(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.45) Un caso è un caso, due formano una coincidenza; e, se a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro e per di più nella stessa città, nello stesso quartiere e nella stessa via e nello stesso stabile, quel tipo di coincidenza che induce a sospetti su una “mano invisibile” assai diversa da quella teorizzata da Adam Smith in economia. Nuovo rogo, infatti, all’alba di oggi in un edificio residenziale di via Camara a Lugano, quartiere Breganzona; nuovo rogo sviluppatosi una volta ancora negli scantinati, nuovo rogo con modalità in apparenza analoghe a quelle riscontrate nell’incendio divampato tra sabato e domenica. Ancora frammentarie le informazioni sugli sviluppi dell’intervento dei Pompieri di Lugano con l’appoggio di unità della Polcantonale e della Polcom; da fonti ufficiali la conferma dell’assenza di feriti e/o intossicati fra le sei persone fatte uscire ed assistite (sul posto i sanitari della “Croce verde”, che hanno provveduto alla verifica delle condizioni di salute dei residenti nell’edificio, tutti costretti ad abbandonare gli appartamenti).Il transito veicolare nella zona è stato interdetto sino a nuova disposizione. Stando ad informazioni di fonte terza, non propriamente agevole l’operazione di recupero di un paio di inquilini che erano rimasti bloccati al penultimo ed all’ultimo piano causa fumo nella tromba delle scale e stante l’ovvia inutilizzabilità degli ascensori. L’intervento per la messa in sicurezza dello stabile sono tuttora in corso (“Ci vorranno anzi parecchie ore”, così un portavoce della Polcantonale); il reingresso degli inquilini nell’immobile avrà luogo in modo progressivo e sempre che sia stata a quel punto valutata positivamente l’abilitabilità degli appartamenti.